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Airaudo sul fuorionda: «Un infortunio sì, ma io omofobo no»
Questa volta approfitto dell’ospitalità de il manifesto per affrontare quello che è sicuramente diventato un “infortunio”, che richiede da parte mia una presa di posizione netta e inequivocabile su un […]
Giorgio Airaudo
Questa volta approfitto dell’ospitalità de il manifesto per affrontare quello che è sicuramente diventato un “infortunio”, che richiede da parte mia una presa di posizione netta e inequivocabile su un […]
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 17 maggio 2014
Questa volta approfitto dell’ospitalità de il manifesto per affrontare quello che è sicuramente diventato un “infortunio”, che richiede da parte mia una presa di posizione netta e inequivocabile su un punto, a tutela della mia storia e delle mie opinioni. E non mi riferisco al fatto che diventino un presunto “fuori onda” delle dichiarazioni carpite in un colloquio personale tra me e una mia antica conoscenza giornalistica sulla politica nazionale, alla fine di una intervista fuori da un finto taxi (a proposito di deontologia e diritto d’informazione). Né mi riferisco al mio rapporto con Nichi Vendola, che conosco da quando...