Internazionale

Al Aqsa, telecamere al posto dei metal detector. La protesta continua

Al Aqsa, telecamere al posto dei metal detector. La protesta continua

Gerusalemme Scambio tra Tel Aviv e Amman: libera la guardia dell’ambasciata che ha ucciso due giordani. Israele fa marcia indietro dopo la quasi-crisi con la Giordania. Ma installa camere per identificare chiunque entri sulla Spianata: resta il timore tra i palestinesi di una modifica dello status quo

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 26 luglio 2017
«Dobbiamo conoscere tutti i dettagli prima di decidere se pregare all’interno di al-Haram al-Sharif». Il muftì di Gerusalemme, Mohammed Hussein, spiega la continuazione della protesta palestinese per le misure prese da Israele dentro la Spianata delle Moschee. Lunedì notte le autorità israeliane hanno rimosso i metal detector nella zona più sensibile, la Porta dei Leoni, l’accesso riservato ai fedeli musulmani. Illuminati dai lampioni gialli della città vecchia, gli operai li hanno smantellati, caricati sui furgoni e portati via. Una retromarcia attesa dopo la quasi-crisi con la Giordania, custode dei luoghi islamici di Gerusalemme, e passata per il caso della guardia...

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