Internazionale
Al Cairo, sul corpo del reato
Egitto In contesti segnati da violenza, fosse comuni e sparizioni, un cadavere martoriato fatto ritrovare reca sempre un messaggio. Quello di Giulio Regeni svela cosa si annida sotto le narrazioni del potere in uno stato di polizia
Sit-in per Giulio Regeni di fronte all’ambasciata italiana del Cairo – Ansa
Egitto In contesti segnati da violenza, fosse comuni e sparizioni, un cadavere martoriato fatto ritrovare reca sempre un messaggio. Quello di Giulio Regeni svela cosa si annida sotto le narrazioni del potere in uno stato di polizia
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 10 febbraio 2016
Chiunque abbia lavorato in contesti segnati da violenza, sparizioni e fosse comuni, sa che i corpi sono firme, e un corpo martoriato fatto ritrovare porta sempre un messaggio. Non sappiamo con certezza per chi, ma sappiamo che lo strazio del corpo di Giulio Regeni espone a corto circuito tre logiche che, nel loro legame intrinseco, ancora una volta svelano cosa si annida sotto la costruzione delle narrazioni del potere e del loro agire. La prima logica riguarda la natura arbitraria e imprevedibile delle dittature, come quella del regime di Abel Fattah al-Sisi: la restituzione del corpo di Giulio ne illumina...