Lavoro
Al Cnr dicono sì alle «eccellenze» mentre in 1.100 ricercatori rischiano il posto
Austerità La coincidenza paradossale tra un decreto che stanzia 1,6 milioni di euro per scienziati riconosciuti a livello internazionale, mentre la legge di stabilità e il decreto sulla pubblica amministrazione rischiano di licenziare i precari «normali»
– Tam Tam
Austerità La coincidenza paradossale tra un decreto che stanzia 1,6 milioni di euro per scienziati riconosciuti a livello internazionale, mentre la legge di stabilità e il decreto sulla pubblica amministrazione rischiano di licenziare i precari «normali»
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 26 ottobre 2013
Il 17 ottobre il ministro dell’Istruzione, università e ricerca Maria Chiara Carrozza ha firmato un decreto che permette agli enti di ricerca controllati dal Miur di assumere per chiamata diretta, cioè senza concorso, ricercatori e tecnologi italiani e stranieri «dotati di altissima qualificazione scientifica» e che si sono conquistati riconoscimenti a livello internazionale. Lo stanziamento previsto è di 1.613 milioni di euro e risale ad un decreto legislativo del 31 dicembre 2009 (numero 213). In un paese normale, con un sistema universitario e di ricerca pienamente funzionante e finanziato dallo Stato questa circostanza non dovrebbe destare sorpresa. In un paese...