Visioni
Al Gezmataz Festival l’onda sonora delle immigrazioni
Note sparse Steve Coleman, J. Peter Schwalm tra i protagonisti nel cast della manifestazione organizzata al Porto Antico
Steve Coleman e Jonathan Finlayson – foto di Michele Mannucci
Note sparse Steve Coleman, J. Peter Schwalm tra i protagonisti nel cast della manifestazione organizzata al Porto Antico
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 27 luglio 2016
Guido FestineseGENOVA
Il lavoro, che c’è e non c’è, le navi, che una volta portavano speranze e lavoro, appunto, e ora non si sa. Le immigrazioni. Chi ha detto che storia e bruciante attualità non possano stare assieme in un festival Jazz dipanato su quattro serate e decine di ore di lezione? A Genova, nel Porto Antico ridisegnato da Piano queste tre tematiche facevano a sfondo alle nuove composizioni ideate da Marco Tindiglia. Jazzista polistrumentista, direttore del Gezmataz Festival da 13 anni, e docente a quei seminari alla rassegna collegati che le stesse composizioni hanno usato come base di elaborazione, con l’ausilio...