Lavoro
Al Lingotto torna la Fiom
Sindacato Dopo gli anni del gelo, ieri il primo vero incontro tra i metalmeccanici di Maurizio Landini e la Fiat. Non senza scintille. La casa automobilistica di Torino dice «no» al tavolo unico sindacale invocato dalle tute blu della Cgil. Che hanno portato in dote la carta rivendicativa votata da 18 mila lavoratori
Sergio Marchionne
Sindacato Dopo gli anni del gelo, ieri il primo vero incontro tra i metalmeccanici di Maurizio Landini e la Fiat. Non senza scintille. La casa automobilistica di Torino dice «no» al tavolo unico sindacale invocato dalle tute blu della Cgil. Che hanno portato in dote la carta rivendicativa votata da 18 mila lavoratori
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 10 gennaio 2014
Mauro RavarinoTORINO
Si erano lasciati a fine novembre con l’obiettivo di rivedersi nell’anno nuovo. Così, ieri, Fiat e Fiom, dopo gli anni del gelo, hanno avuto il primo vero confronto. Anche con scintille. Il Lingotto ha detto «no» al tavolo unico sindacale, invocato dai metalmeccanici della Cgil, non per pregiudizi politici ma perché lo ritiene “impraticabile” (troppo distanti, secondo la casa torinese, sono le posizioni con gli altri sindacati). Rimane, invece, un obiettivo della Fiom: «Il tavolo doppio non porta a nulla ed è un modo per non applicare la sentenza della Corte costituzionale. I lavoratori non hanno bisogno di ulteriori divisioni»,...