Alias Domenica
Al MAXXI, la strada nei suoi grovigli
Al museo romano di arte contemporanea "La strada. Dove si crea il mondo", a cura di Hou Hanru Oltre duecento opere fra designer, architetti e urbanisti (Liu Qingyuan, Jimmi Durham, Francis Alÿs, Thomas Hirschhorn...), un percorso multidirezionale e rizomatico per descrivere la strada nei suoi connotati sociali ed esistenziali
Venturi Scott Brown and Associates, "The Strip seen from the desert, with Denise Scott Brown in the foreground", Las Vegas 1966, foto Robert Venturi
Al museo romano di arte contemporanea "La strada. Dove si crea il mondo", a cura di Hou Hanru Oltre duecento opere fra designer, architetti e urbanisti (Liu Qingyuan, Jimmi Durham, Francis Alÿs, Thomas Hirschhorn...), un percorso multidirezionale e rizomatico per descrivere la strada nei suoi connotati sociali ed esistenziali
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 10 febbraio 2019
Antonello TolveROMA
L’assunto antropologico dal quale muove la luminosa e chiassosa esposizione che il MAXXI offre al popolo dell’arte fino al prossimo 28 aprile pone al centro dell’attenzione la strada intesa come luogo di esperienze quotidiane, incontri, riflessioni, pensieri nati nel campo del vissuto immediato. Nietzsche, nel 1888, ha rilevato e rivelato che «tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si cammina», per strada appunto, dove si afferra il puro e semplice dato fenomenico del reale: anche quello più futile, anche quello più risibile, anche quello più crudele o nauseante. Nel suo taglio squisitamente umano La strada Dove si crea il mondo è...