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Al Museo Thyssen-Bornemisza, la costruzione razziale dell’«altro da sé»

Agostino Brunias, «Il mercato del lino a Santo Domingo», 1770 ca.Agostino Brunias, «Il mercato del lino a Santo Domingo», 1770 ca.

In mostra a Madrid Attraverso un percorso di 75 opere, «La memoria coloniale nelle collezioni Thyssen Bornemisza», fino al 20 ottobre, ha l’obiettivo di «risignificare il passato coloniale da una prospettiva non eurocentrica»

Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 28 settembre 2024
I musei d’arte sono quei templi laici dove abbiamo scelto di rinchiudere come osserviamo il mondo, la società e la nostra stessa esistenza attraverso l’espressione artistica e culturale, e dove scopriamo come siamo cambiati nel tempo. Sono, allo stesso tempo, vetrine e gabbie: qui il nostro sguardo sulla natura e sul cosmo viene cristallizzato e sacralizzato. Ma sono anche l’espressione massima della nostra weltanschauung, e in particolare dello sguardo europeo sul resto del globo terrestre. Un prisma attraverso il quale le classi sociali dominanti che hanno costruito la propria ricchezza – questo sì che non è mai mutato nel tempo...

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