Internazionale

Al Qaeda dopo Bin Laden: federalismo e basso profilo

Miliziani del qaedista ex Fronte Al-Nusra a Idlib, in Siria foto ApMiliziani del qaedista ex Fronte Al-Nusra a Idlib, in Siria – Ap

Afghanistan Radicamento nei territori e dentro i conflitti esistenti, dall’Africa al Medio Oriente. Le due spinte al cambiamento: la sfida democratica delle primavere arabe e quella massimalista dell’Isis. Già divisi sul cosa fare, gli «studenti» si troveranno a fare i conti con sospetti e accuse reciproche. Le due spinte al cambiamento: la sfida democratica delle primavere arabe e quella massimalista dell’Isis

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 agosto 2022
Che fine farà al Qaeda? Con la morte di Ayman al-Zawahiri, ucciso a 71 anni dopo più di 50 anni di militanza nell’islamismo radicale e poi armato, tornano gli interrogativi sul futuro di al Qaeda, l’organizzazione nata nel 1987, come campo di addestramento militare, a causa della crescente insofferenza di una parte dei militanti che gravitavano intorno al Maktab al-Khidamat, l’«ufficio servizi» fondato nel 1984 a Peshawar, in Pakistan, dal clerico palestinese Abdallah Azzam e da Osama Bin Laden per favorire il jihad anti-sovietico nel confinante Afghanistan. NATA COME EVOLUZIONE della logistica del campo di addestramento al-Masada, guardata con sospetto...

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