Internazionale

Al Qaeda prende Fallujah e Ramadi

Iraq Attentati e scontri armati, il 2013 è stato l'anno più sanguinoso degli ultimi 5, con 7.818 vittime. Il Paese in preda alle violenze settarie. In pochi giorni di battaglia tra miliziani e truppe governative 170 morti. Mai così forti i gruppi jihadisti

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 4 gennaio 2014
L’anno più sanguinoso dell’ultimo quinquennio: è questa l’eredità che il 2013 lascia al popolo iracheno. Un bilancio di 7.818 morti, secondo l’Onu, in attentati e scontri tra forze governative e miliziani è il chiaro segno dell’incapacità delle autorità irachene del post-Saddam nel gestire un Paese a un passo dalla guerra civile. I tentativi di Baghdad di mantenersi distante dai settarismi siriani – rimanendo nel limbo di un debole appoggio al regime di Bashar al-Assad all’interno della Lega Araba – sono falliti. A monte sta l’elevatissimo tasso di corruzione e l’incapacità di governare che affligge l’esecutivo di Nouri Al Maliki, messo...

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