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Al Sarago’s Club, a bere col “padrone”

Cartelli di strada Dopo due ore di mare si tornava a casa sazi e affamati. Sazi di svago, vuoti di stomaco. Le due ore a mollo per soddisfare il piacere della pesca subacquea […]

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 24 agosto 2019
Dopo due ore di mare si tornava a casa sazi e affamati. Sazi di svago, vuoti di stomaco. Le due ore a mollo per soddisfare il piacere della pesca subacquea ci facevano perdere oltre due chili di peso corporeo. Una salutare attività sportiva, la pesca subacquea in apnea, cui faceva seguito un lauto pranzo per surrogare le energie bruciate. La preda di mare era sempre quella, l’ambìto sarago dalla pezzatura accettabile per essere infiocinato col fucile ed esibire a noi stessi come trofeo, prima di finire a fuoco lento sulla graticola. Gli apneisti ponevano il sarago all’apice dei pesci da...

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