Internazionale
Al-Sisi si gioca la Libia e si prostra all’Fmi
Egitto Il Cairo vede traballare l’uomo forte Haftar, isolato dai raid Usa. Prestito da 12 miliardi del Fondo Monetario in cambio di privatizzazioni e licenziamenti. Dopo le condizioni militari imposte dall’Arabia Saudita, ora è la volta di una «pesante austerity»
Il presidente egiziano al-Sisi – LaPresse
Egitto Il Cairo vede traballare l’uomo forte Haftar, isolato dai raid Usa. Prestito da 12 miliardi del Fondo Monetario in cambio di privatizzazioni e licenziamenti. Dopo le condizioni militari imposte dall’Arabia Saudita, ora è la volta di una «pesante austerity»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 agosto 2016
Il Cairo era a conoscenza dell’inizio dell’operazione aerea Usa in Libia. Ieri la conferma l’ha data il Ministero degli Esteri egiziano, riaffermando il proprio sostegno alla lotta all’Isis e – di facciata – al governo di unità nazionale di al-Sarraj. L’Egitto, attivo in Libia già dal febbraio 2015, quando lanciò i primi raid aerei contro postazioni Isis, ha un ruolo centrale nel vicino conflitto. Principale sostenitore del generale Haftar, passato da vendicatore nazionale a capo dell’Esercito nazionale libico del parlamento di Tobruk (che non ha mai riconosciuto legittimità al governo di unità), non intende mollare la presa. A metterla in...