Europa
Al via la campagna elettorale. Johnson parte male, Corbyn con un ambizioso programma socialista
Verso il voto anticipato del 12 dicembre Nigel Farage soffia sul collo dei Tories, mentre il Labour ritrova se stresso con un programma redistributivo, fiscale, di nazionalizzazioni, e promettendo una rivoluzione industriale verde
Boris Johnson lascia Downing Street; in basso Jeremy Corbyn – LaPresse
Verso il voto anticipato del 12 dicembre Nigel Farage soffia sul collo dei Tories, mentre il Labour ritrova se stresso con un programma redistributivo, fiscale, di nazionalizzazioni, e promettendo una rivoluzione industriale verde
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 7 novembre 2019
Leonardo ClausiLONDRA
La campagna per le politiche anticipate del prossimo 12 dicembre è ufficialmente partita ieri dopo esserlo stata ufficiosamente da settimane, se non da mesi. Premier da novanta giorni – ieri usciva dalla porta girevole di Downing Street senza sapere se vi farà ritorno – e già ex, quello di Boris Johnson non poteva essere debutto elettorale meno propizio. Bersagliato da una pioggia di tegole mediatiche, ieri è andato dalla sovrana come vuole la consuetudine dello scioglimento del parlamento. Non gli ha giovato il reperto vittoriano Jacob Rees-Mogg, che con il suo accento degno di Downton Abbey aveva appena sostenuto alla...