Cultura

Al via la corsa al direttore vincente

Al via la corsa al direttore vincenteIl David di Donatello, museo Bargello, 1440 circa

Musei Sono venti, saranno autonomi e gestiti da un super direttore scelto con bando pubblico. Da Brera agli Uffizi, la riforma di Franceschini cerca una risonanza internazionale presentandosi sull'«Economist». La spunterà la politica o la competenza?

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 9 gennaio 2015
Non ci saranno il Colosseo e i Fori tra i luoghi «star» per la gestione autonoma e valorizzante («esiste un problema di fondo che ci ha spinto a molta prudenza nel trasferire alcuni siti archeologici ai Poli regionali museali, e cioè che quasi sempre accanto all’attività museale c’è quella degli scavi: abbiamo lasciato che prevalessero le soprintendenze»), ma ci sarà invece la Pinacoteca di Brera nel bando internazionale per la direzione dei venti musei italiani previsti dalla riforma del Mibact. Dario Franceschini ha presentato il concorso non al Collegio Romano, ma nella sede dell’Associazione della stampa estera auspicando evidentemente una...

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