Politica
Al voto anzi no, il Pd già sbanda. Riesplode la grana con le toghe
Rieccolo Oggi l’incoronazione, il leader rieletto «costretto» a giurare la sua fedeltà al governo. Maggioranza bulgara nel partito. Voci di offerte alle minoranze, scettico Orlando
Matteo Renzi fra i ministri Maurizio Martina e Marco Minniti – LaPresse
Rieccolo Oggi l’incoronazione, il leader rieletto «costretto» a giurare la sua fedeltà al governo. Maggioranza bulgara nel partito. Voci di offerte alle minoranze, scettico Orlando
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 7 maggio 2017
Alla vigilia dell’assemblea nazionale che lo incoronerà ufficialmente segretario del Pd, Matteo Renzi si ritrova a mettere toppe ai suoi stessi strappi: oggi dal palco dell’Hotel Marriott di Roma dovrà giurare con convinzione lunga vita al governo. Ieri suoi altalenanti giudizi sul voto anticipato sono finiti sui retroscena di stampa. Stavolta era la minaccia di non «reggere così» un governo per un anno ancora. «Così» era riferito alle clamorose gaffe del Pd sulla legittima difesa e sul ddl concorrenza: due provvedimenti lanciati e poi ripudiati, i parlamentari mandati allo sbaraglio e poi smentiti dallo staff del segretario. TUTTI SEGNI INEQUIVOCABILI...