Visioni
Alain Cavalier e il cinema dei corpi innocenti
Habemus Corpus La cinepresa entra nella casa in punta di piedi, segue la signora Jacquotte sulle scale di legno, mentre apre le imposte chiuse da un anno e poi, di stanza in stanza, fino alla soffitta, ripercorre ogni angolo della casa costruita dai nonni e dove lei è nata.
Immagine da «Six Portraits» di Alain Cavalier
Habemus Corpus La cinepresa entra nella casa in punta di piedi, segue la signora Jacquotte sulle scale di legno, mentre apre le imposte chiuse da un anno e poi, di stanza in stanza, fino alla soffitta, ripercorre ogni angolo della casa costruita dai nonni e dove lei è nata.
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 5 dicembre 2017
La cinepresa entra nella casa in punta di piedi, segue la signora Jacquotte sulle scale di legno, mentre apre le imposte chiuse da un anno e poi, di stanza in stanza, fino alla soffitta, ripercorre ogni angolo della casa costruita dai nonni e dove lei è nata. Jacquotte è il primo dei sei personaggi che compongono Six Portraits XL che l’86enne Alain Cavalier ha filmato nell’arco di oltre vent’anni e che sono presentati in una sezione a lui dedicata al Filmmaker Festival in corso a Milano (gli ultimi due ritratti, l’attore Bernard e il calzolaio Léon, sono previsti martedì 5...