Visioni

Alain Resnais, la memoria e l’oblio

Alain Resnais, la memoria e l’oblioUn fotogramma da Hiroshima mon amour

Cinema Ogni evento cruciale ci perfora o ci passa al lato. I film del regista francese sono lì a dimostrarlo. Da Hiroshima ai campi di concentramento alla guerra di Algeria, la sua opera dispiega un costante confronto tra le diverse arti

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 2 marzo 2014
Allora, c’era una volta a Parigi la “rive droite” e la “rive gauche”. No. Così non va bene. Chi è che ha mai creduto a queste pedanti canonizzazioni da manualetto di storia del cinema? Piccole trovate che alla fine si sclerotizzano, tanto che alla fine uno finisce davvero per pensare che fosse tutta una questione di residenza. Si possono definire le scelte di un artista dal suo domicilio? A seconda del bar che frequentava? Montparnasse, Clichy oppure Place de la Bastille? Alain Resnais è morto. E adesso come si fa a tirare le somme di una carriera iniziata un’ottantina di...

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