Cultura
Alain Touraine e la sfida necessaria della modernità
L'INTERVISTA Parla il sociologo francese: «Pur nelle loro irriducibili differenze le ideologie del ’900 facevano leva su un’idea del noi. Ora il rifiuto dell’universalismo passa per il vocabolario dell’identità»
L'INTERVISTA Parla il sociologo francese: «Pur nelle loro irriducibili differenze le ideologie del ’900 facevano leva su un’idea del noi. Ora il rifiuto dell’universalismo passa per il vocabolario dell’identità»
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 12 novembre 2019
Alain Touraine è un sociologo che nel corso della sua lunga vita (ha 94 anni) ha dedicato attenzione ai movimenti operai, quindi a quelli sociali, all’interno di una cornice analitica da lui stesso definita come «post-industriale». Lo ha fatto con una determinazione e un impegno che lo hanno portato a lasciare l’École Normale Supérieure per andare a lavorare in miniera per fare sociologia «dal di dentro», per poi tornare a Parigi e dirigere l’École des Hautes Études en Sciences Sociales. Il suo ultimo libro, In difesa della modernità, (Raffaello Cortina, 2019) testimonia il punto in cui si trova il suo...