Internazionale
Aleppo, l’ostinazione di chi resta
Reportage Nella seconda città della Siria 400 mila persone, quel che rimane di suoi 2 milioni di abitanti, resistono a una guerra che non risparmia neanche gli ospedali. Tra cumuli di macerie, senza luce né acqua, monta l’odio per tutti gli schieramenti. «Non vogliamo né le forze di Assad né i ribelli».
Aleppo martoriata dalla guerra civile – LaPresse/Reuters
Reportage Nella seconda città della Siria 400 mila persone, quel che rimane di suoi 2 milioni di abitanti, resistono a una guerra che non risparmia neanche gli ospedali. Tra cumuli di macerie, senza luce né acqua, monta l’odio per tutti gli schieramenti. «Non vogliamo né le forze di Assad né i ribelli».
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 13 maggio 2015
Federica IezziALEPPO
Yaman ci dice che «il tonfo delle pale del rotore di coda degli elicotteri e l’esplosione di ordigni liberati dalle truppe del governo siriano ormai sono rumori familiari; familiare è la corsa disperata delle mamme con in braccio i figli verso i piani più bassi degli edifici già devastati; e familiare è anche l’inevitabile carneficina umana negli ospedali». Non sono sicuri nemmeno quelli. Bombe e mortai cancellano senza alcun preavviso l’esistenza di uomini che lavorano, vivono e muoiono tra quelle vecchie mura macchiate di iodio. Nella metà orientale di Aleppo si muore. La città è contesa tra le forze governative,...