Visioni
Alexander Hawkins, il linguaggio jazz del pianista
Musica Concerti, collaborazioni e un album appena pubblicato «Iron Into Wind», per l’artista inglese. «Ho sempre pensato che l’istituzionalizzazione dell’apprendimento del jazz solo nei conservatori, sia una influenza pericolosa e conservatrice»
Alexander Hawkins
Musica Concerti, collaborazioni e un album appena pubblicato «Iron Into Wind», per l’artista inglese. «Ho sempre pensato che l’istituzionalizzazione dell’apprendimento del jazz solo nei conservatori, sia una influenza pericolosa e conservatrice»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 14 aprile 2019
Al jazz festival di Skopje abbiamo avuto l’occasione di ascoltare Alexander Hawkins in solo a poco tempo dall’incisione di Iron Into Wind, il suo piano solo appena pubblicato dalla Intakt: e dal vivo, davanti ad un’ampia platea, era ancora più impressionante constatare l’assoluta concentrazione, la serietà senza concessioni con cui il pianista inglese dà vita ad un mondo poetico risolutamente individuale. Impressiona anche notare come Hawkins, nato nel 1981 a Oxford, riesca a non perdere il filo di un assorto scavo personale mentre è uno dei giovani musicisti europei più versatili e richiesti, impegnato in una quantità di progetti propri...