Cultura
Alfredo Volpi, il pittore che visse a Cambuci
Mostre La prima retrospettiva istituzionale al Pecci di Prato, visitabile fino al 9 giugno, per l'artista nato a Lucca e trasferitosi in Brasile da bambino, divenendo un protagonista della scena contemporanea con il suo astrattismo disseminato di bandierine e facciate di case, nutrito con l'immaginario popolare religioso
Alfredo Volpi, senza titolo, tardi anni 50, collezione privata, São Paulo
Mostre La prima retrospettiva istituzionale al Pecci di Prato, visitabile fino al 9 giugno, per l'artista nato a Lucca e trasferitosi in Brasile da bambino, divenendo un protagonista della scena contemporanea con il suo astrattismo disseminato di bandierine e facciate di case, nutrito con l'immaginario popolare religioso
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 25 maggio 2024
Arianna Di GenovaPRATO
Quando Alfredo Volpi bambino lasciò la natìa Lucca per São Paulo, reiterando con i suoi genitori una traiettoria e una storia simbolica dell’immigrazione (tra fine Ottocento e primissimi del Novecento, sbarcarono in Brasile circa tre milioni italiani), per andare a vivere in quel quartiere di periferia ad alta densità di compatrioti che era Cambuci, non poteva ancora sapere che avrebbe rivisto il suo paese d’origine solo 54 anni dopo, nel 1950. Padiglione Brasile alla XXXII esposizione internazionale d’arte Biennale di Venezia, 1964 L’OCCASIONE era la sua presenza alla Biennale di Venezia. Né poteva immaginare che sarebbe entrato, in estasi, dentro...