Cultura
Algoritmi, strumenti opachi
TEMPI PRESENTI Una riflessione nell’ambito della intelligenza artificiale, tra ricadute etiche e politiche che ci riguardano. La fiducia nel potere di anticipazione, di carattere prescrittivo, rischia di produrre conseguenze sgradite sul rispetto dei diritti sociali e lavorativi dei soggetti più deboli
Un’opera di Gregoire A. Meyer
TEMPI PRESENTI Una riflessione nell’ambito della intelligenza artificiale, tra ricadute etiche e politiche che ci riguardano. La fiducia nel potere di anticipazione, di carattere prescrittivo, rischia di produrre conseguenze sgradite sul rispetto dei diritti sociali e lavorativi dei soggetti più deboli
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 30 giugno 2019
La prevedibilità statistica degli esseri umani misurata dalle procedure automatiche suggerisce un nuovo equilibrio di potere tra esseri umani e agenti artificiali, governati a loro volta da un gruppo di ingegneri. Le domande sul futuro degli eventi e dei comportamenti sono difficili da affrontare per gli umani perché riguardano l’imprevedibilità del futuro e la formulazione di giudizi che attribuiscono profili e classificazioni. L’organizzazione di classi con cui rappresentare gli esseri umani è sempre un processo sociale che ha vincitori e vinti, anche se tendiamo naturalmente a definire categorizzazioni. Il pattern recognition è la principale attività che gli algoritmi eseguono sui...