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Alitalia, orfana dell’Iri e dello Stato imprenditore
La compagni ancora per aria Occorrerebbe ricostituire una cabina di regia della politica industriale, che anteponga dei piani di sviluppo di lungo periodo ai ripetuti interventi emergenziali
La compagni ancora per aria Occorrerebbe ricostituire una cabina di regia della politica industriale, che anteponga dei piani di sviluppo di lungo periodo ai ripetuti interventi emergenziali
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 17 luglio 2019
Alitalia non ha mai dominato i cieli del mondo. Ma alla fine anni degli anni ’80, la nostra compagnia di bandiera si era conquistata un posto di tutto rispetto nel settore del trasporto aereo mondiale. Nata nel 1957 dentro l’Iri, in trent’anni diventa un importante gruppo di quasi 22.000 addetti, con una flotta di 133 velivoli, più di 16 milioni di passeggeri all’anno, capace di generare un fatturato pari a quello di Klm, e all’incirca la metà di quello di Air France, Lufthansa e British Airways. In quel periodo l’IRI sostenne lo sviluppo di una compagnia aerea internazionale, d’importanza strategica...