Visioni

«All Eyes Off Me», fra vertigini e abbandoni la sfida infinita della rivoluzione dei corpi

«All Eyes Off Me», fra vertigini e abbandoni la sfida infinita della rivoluzione dei corpiUna scena da «All Eyes Off Me»

Cinema Domani al festival Sguardi Altrove la prima italiana del film della regista israeliana Hadas Ben Aroya

Hadas Ben Aroya – 33 anni, tre cortometraggi e due lungometraggi, regista, attrice, sceneggiatrice, produttrice – è uno dei più alti talenti del cinema odierno. Israeliano e internazionale. Le sue immagini possiedono una rivoluzionaria tensione sessuale attraverso la quale descrivere la superficie e le viscere di una generazione, quella dei coetanei dell’autrice colti in un perenne vivere sospeso, costantemente sul bordo tra la caduta e il reggersi, erranti, in piedi. Cinema politico, quindi, quello di Ben Aroya, e desiderante, nel quale l’instabilità sociale, le problematiche, le esperienze di giovani donne e uomini assumono forma, consistenza, vertigine nell’instabilità dei corpi, nell’attrazione...

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