Alias Domenica
Alla ricerca della parola che rende tollerabile la vita
Esistenze oltrefrontiera «In che lingua sogno?»: un memoir, da Einaudi, il cui intento è mostrare come la mente del poliglotta selezioni intuitivamente l’orizzonte aperto da ogni idioma
Aneta Grzeszykowska, «Selfie 18», 2014
Esistenze oltrefrontiera «In che lingua sogno?»: un memoir, da Einaudi, il cui intento è mostrare come la mente del poliglotta selezioni intuitivamente l’orizzonte aperto da ogni idioma
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 9 aprile 2017
Se volessimo prestar credito al proverbio ceco «Si hanno tante vite quante sono le lingue che si conoscono», Elena Lappin potrebbe attribuirsi almeno cinque o sei esistenze diverse. Russo, ceco, tedesco, francese, ebraico e inglese sono infatti – in ordine rigorosamente cronologico – gli idiomi che si sono aggiunti nella sua mente nel corso degli anni, componendosi in un’unità in perenne smottamento, rimescolata dai tanti spostamenti subiti da bambina o intrapresi in età adulta. Alla luce di questa complessità potrebbe apparire più che giustificato l’interrogativo che dà il titolo al suo memoir scritto in inglese, In che lingua sogno?, ora...