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All’Anpi la riforma non piace. E resiste
Riforme La scelta del No arriva dopo una discussione lunga e complessa, con un dibattito vissuto anche nella stagione congressuale. L’aggressione renziana è segno di difficoltà
Riforme La scelta del No arriva dopo una discussione lunga e complessa, con un dibattito vissuto anche nella stagione congressuale. L’aggressione renziana è segno di difficoltà
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 24 maggio 2016
Adesso sappiamo che se vince il no nel referendum costituzionale se ne va anche la Boschi. Il piatto diventa davvero interessante: due al prezzo di uno. Monta la preoccupazione a Palazzo Chigi. Si alzano i toni, si aggredisce chi non si allinea, si lancia la coscrizione obbligatoria di sostenitori non si sa quanto convinti. Da ultimo, 70 senatori scrivono all’Anpi una lettera aperta, affiancandosi alla frase della Boschi sui «veri partigiani» che votano sì. Non accade certo per caso: è una strategia di provocazione verso un’associazione che è ad un tempo un pezzo di storia del paese e un’icona della...