Internazionale

Allarme diritti in Tunisia. Hédia Jrad: «Le donne e le libertà individuali saranno le prime vittime»

Donne in piazza a Nabeul foto ApDonne in piazza a Nabeul – Ap

L'intervista Parla la leader femminista Hédia Jrad: «L’approccio del presidente si basa su un populismo di destra con, per di più, la religione come referente. Le sfide del momento non sono solo giuridiche ma eminentemente politiche»

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 23 luglio 2022
Hédia Jrad, tunisina, è un’attivista per i diritti umani e delle donne. Nel 1989 è stata tra le fondatrici dell’Associazione tunisina delle donne democratiche (Atfd), di cui è stata presidente fino al 1995. Responsabile della scuola secondaria nel sindacato Ugtt (Unione generale dei lavoratori tunisini) negli anni 70: ha partecipato nel 1975 allo sciopero degli insegnanti ritenuto illegale e nel 1978 ha vissuto la pesante repressione subita dal sindacato. Abbiamo rivolto a Hédia Jrad alcune domande sulla nuova costituzione e sul referendum per approvarla indetto per il 25 luglio. La Tunisia sembrava la sola esperienza positiva tra le rivolte arabe...

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