Alias Domenica

Alle isole Solovki la storia è fatta di ciò che si tace

Alle isole Solovki la storia è fatta di ciò che si taceArkadij Šajchet, «Pattuglia in montagna. Guardie di frontiera sul Pamir», 1937

Narrativa russa Trasferendo gli stilemi del romanzo picaresco sullo sfondo degli anni venti, Zachar Prilepin concepisce una narrazione-fiume intorno al rapporto con l’entità sovraindividuale dello Stato: «Il monastero», edizioni Voland

«D’altronde che cos’è la verità, se non ciò che si ricorda?» Con questa domanda all’apparenza retorica Zachar Prilepin introduce fin dalle prime pagine quello che si rivelerà uno dei motivi conduttori del suo ultimo romanzo, uscito in Russia nel 2014. Il monastero (traduzione di Nicoletta Marcialis, Voland, pp. 816, euro  25,00) trae infatti la sua motivazione dal contrasto tra la Storia così come emerge dalla narrazione dei testimoni oculari – spesso lacunosa o parziale, eppure dotata di una sua logica interna – e la visione frammentaria, quasi atomizzata, restituita dai documenti d’archivio. Cosa rimane oggi delle centinaia di vite inghiottite...

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