Visioni
Alle radici dell’odio, sguardi e storie di ordinaria violenza
Cinema Tra visioni contemporanee e recuperi del passato ha chiuso il trentasettesimo Bergamo Film Meeting. In «Ray & Liz» di Richard Billingham, un corrosivo ritratto di famiglia indigente a Birmingham
Una scena da «Ray & Liz» di Richard Billingham
Cinema Tra visioni contemporanee e recuperi del passato ha chiuso il trentasettesimo Bergamo Film Meeting. In «Ray & Liz» di Richard Billingham, un corrosivo ritratto di famiglia indigente a Birmingham
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 19 marzo 2019
Silvia NugaraBERGAMO
Si è concluso domenica il 37° Bergamo Film Meeting che, tra visioni contemporanee e recuperi dal passato, ha offerto la possibilità di riscoprire anche opere quasi invisibili come La concentration (1968) di Philippe Garrel, proiettato in 35mm nell’ambito dell’omaggio a Jean-Pierre Léaud. Nel film, un uomo (Léaud) e una donna (Zou Zou) sono legati da una relazione di codipendenza che li vincola agli spazi asfittici della loro comune nevrosi. La scenografia è astratta come i costumi, ridotti per entrambi a un completo intimo bianco. L’architettura scenica è divisa in due compartimenti che non lasciano via d’uscita se non la morte...