Alias
Alle spalle dell’Ararat
Reportage Viaggio nel paese dei melograni e gli albicocchi. L'Armenia ospita la prima edizione della Triennale d'arte contemporanea, a cura di Adelina Cüberyan von Fürstenberg, che ha invitato gli ospiti in mostra a ispirarsi al Monte Analogo di René Daumal
Marta Dell'Angelo, Collage Vivant, 2017
Reportage Viaggio nel paese dei melograni e gli albicocchi. L'Armenia ospita la prima edizione della Triennale d'arte contemporanea, a cura di Adelina Cüberyan von Fürstenberg, che ha invitato gli ospiti in mostra a ispirarsi al Monte Analogo di René Daumal
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 29 luglio 2017
Arianna Di GenovaYEREVAN
«Perché una montagna possa assumere il ruolo di Monte Analogo, è necessario che la sua cima sia inaccessibiloe, ma la sua base accessibile agli esseri umani quali la natura li ha fatti. Deve essere unica e deve esistere geograficamente. La porta dell’invisibile dev’essere visibile». Scriveva così nella sua esplorazione fantastica René Daumal, poco prima di morire – era il 1944 -, in quel romanzo rimasto incompiuto (Il Monte Analogo, Adelphi per l’Italia) in cui il lettore segue le avventure di un gruppo di alpinisti-filosofi che s’ingegnano nella ricerca di possibili pratiche di ascensione. Non sapremo mai come andò veramente a...