Alias Domenica
All’insonne Alessandro VII dava fastidio il ticchettio…
A Milano, Museo Poldi Pezzoli, "La forma del Tempo", a cura di Lavinia Galli I primi orologi meccanici datano alla fine del XIII secolo; l’Astrario, l’orologio astronomico inventato da Giovanni Dondi; gli «svegliatori» barocchi dei fratelli Campani... Quadranti dipinti da Maratti, Trevisani... E un capolavoro «notturno a proiezione»
Giuseppe Campani, Orologio notturno datato 1687, decorato da un Sogno di Giuseppe di Francesco Trevisani, collezione privata
A Milano, Museo Poldi Pezzoli, "La forma del Tempo", a cura di Lavinia Galli I primi orologi meccanici datano alla fine del XIII secolo; l’Astrario, l’orologio astronomico inventato da Giovanni Dondi; gli «svegliatori» barocchi dei fratelli Campani... Quadranti dipinti da Maratti, Trevisani... E un capolavoro «notturno a proiezione»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 4 luglio 2021
Massimo RomeriMILANO
Nel complesso passaggio tra medioevo ed età moderna l’ampliamento delle discipline matematiche avvenne attraverso la riscoperta dei testi classici. Cambiarono anche l’astrologia, la geometria, e ci si spinse verso un’analisi sempre più approfondita dello spazio e del tempo che mise in crisi i vecchi sistemi arrivando gradualmente, e non senza traumi, al metodo sperimentale. Tra le novità tecnologiche che accelerarono questo cammino verso la modernità si pensa comunemente al perfezionamento del cannocchiale, un mezzo che ampliava lo sguardo fuori dall’atmosfera terrestre, svelando di conseguenza molto sul nostro pianeta e il suo posto nel creato. L’orologio meccanico fu invece inventato alla...