Cultura
All’origine dello scontro tra due concezioni del potere, imperiale e comunale
Scaffale «Federico II. La guerra, le città e l’impero», di Paolo Grillo, edito da Mondadori.
Particolare dal ritratto di "Federico II con il falco" dal suo trattato "De arte venandi cum avibus"
Scaffale «Federico II. La guerra, le città e l’impero», di Paolo Grillo, edito da Mondadori.
Pubblicato più di un anno faEdizione del 3 agosto 2023
Il 25 giugno 1183, dopo quasi tre decenni di lotte, Federico I Barbarossa a Costanza, nel suo ducato di Svevia, ratificò la pace con i comuni italiani, alla presenza dei delegati delle singole città e dei rappresentanti del pontefice. Quell’evento testimoniava una sostanziale vittoria dei comuni: vi si ribadiva beninteso che i regalia costituivano un diritto intangibile dell’impero, ma si accettava che tale diritto potesse trovare un limite nell’esercizio delle consuetudines cittadine, a loro volta fonte di diritto. Inoltre, a fronte di un formale riconoscimento dell’autorità imperiale, le città si vedevano garantito il diritto di avere fortificazioni e di mantenersi...