Politica

Alma e Alua Ablyazov, ostaggi in nome del padre

Alma e Alua Ablyazov, ostaggi in nome del padreFrancobollo del Kazakistan con immagine del presidente Nursultan Nazarbaev, emesso nel 1993

Roma ko Dopo il dietrofront di Letta i legali chiedono una forte iniziativa diplomatica. Ma le probabilità che il caso si risolva restano «basse»

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 14 luglio 2013
«Diciamo le cose come stanno: la signora Shalabayeva e sua figlia sono ostaggi e la nostra priorità è liberarli dalle mani delle autorità kazake». Riccardo Olivo, uno dei legali della moglie del dissidente ed ex oligarca Muktar Ablyazov non nasconde il timore e le difficoltà del caso: «La revoca dell’espulsione è importantissima – dice Olivo al manifesto – aiuta ma non risolve. A questo punto la frittata è stata fatta ed è enorme. Le possibilità che la signora torni libera sono basse». Tra Roma e Astana non esistono trattati giuridici ma solo accordi commerciali (e anche molto rilevanti per gli...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi