Cultura
Alma Sabatini, nell’arcipelago innocente e insidioso del linguaggio
Ritratti «Il sessismo nella lingua italiana» fa la sua comparsa nel 1987 e smaschera la trappola degli stereotipi. Soffermandosi sulla carta stampata, mostrava la tendenza alla diminuzione delle donne e dei ruoli. Un volume edito da Blonk, a cura di Anna Lisa Somma e Gabriele Maestri indaga l’attualità della linguista e femminista trent’anni dopo
Un ritratto di Alma Sabatini (tratto dal blog della associazione "La stanza")
Ritratti «Il sessismo nella lingua italiana» fa la sua comparsa nel 1987 e smaschera la trappola degli stereotipi. Soffermandosi sulla carta stampata, mostrava la tendenza alla diminuzione delle donne e dei ruoli. Un volume edito da Blonk, a cura di Anna Lisa Somma e Gabriele Maestri indaga l’attualità della linguista e femminista trent’anni dopo
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 luglio 2020
Correva l’anno 1987 quando comparve Il sessismo nella lingua italiana di Alma Sabatini, con la collaborazione di Marcella Mariani e la partecipazione alla ricerca di Edda Billi e Alda Santangelo. Testo di riferimento e pietra angolare, continua a restituire la tempra politica non solo della sua indimenticabile autrice, linguista, femminista e anglista, bensì di un clima maturo nei riguardi dell’argomento che quel momento storico richiedeva fosse analizzato anche istituzionalmente. Edito per iniziativa della presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione nazionale della parità tra uomo e donna, nella coda degli anni Ottanta il terreno era stato già ampiamente dissodato...