Visioni

Altofest, «fare casa» con le pratiche teatrali nella città che cambia

Altofest, «fare casa» con le pratiche teatrali nella città che cambiaUna foto di «Eufemia, solo» di Giorgia Lolli ad Altofest

Festival A Napoli la rassegna ambientata nelle abitazioni, una creazione con i cittadini in un tempo da inventare. Ne parla la co-fondatrice Anna Gesualdi

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 23 giugno 2022
Immaginate di uscire di casa e, arrivati nell’androne del palazzo, trovare una danzatrice con un gruppo di persone che la osserva e poi la segue, su per le scale. O di affacciarvi dalla finestra e scorgere su un terrazzo due figure in pelliccia che recitano versi da una tragedia, con due torce come luci e un piccolo pubblico dislocato in varie postazioni ad ascoltarli. Sono questi alcuni frammenti da Altofest, festival di luoghi, persone, comunità che attraversa Napoli dal 2011 e che si è appena concluso (15-19 giugno). Attraversare è il verbo più adatto per racchiudere in una parola quest’esperienza...

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