Lavoro
Altro che «essenziali»: in 12 milioni al lavoro. I sindacati: sciopero
Tutto Aperto Sotto il pressing di Confindustria il governo lascia aperti 80 settori. Oggi nuovo incontro governo-Cgil, Cisl, Uil. Che chiedono di ridurli. I metalmeccanici di Lombardia e Lazio si fermano domani. Proteste già in molte fabbriche già ieri
Fuori dallo stabilimento Avio Aero a Borgaretto (Torino) – Foto Ansa
Tutto Aperto Sotto il pressing di Confindustria il governo lascia aperti 80 settori. Oggi nuovo incontro governo-Cgil, Cisl, Uil. Che chiedono di ridurli. I metalmeccanici di Lombardia e Lazio si fermano domani. Proteste già in molte fabbriche già ieri
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 24 marzo 2020
Doveva chiudere tutte le «attività non indispensabili». Ha chiuso ben poco, anche sotto le pressioni continue e non nascoste da parte di Confindustria. Il decreto del presidente del consiglio (Dpcm) illustrato da Giuseppe Conte sabato sera e firmato domenica contiene un allegato con 80 categorie produttive, ognuna definita dal codice Ateco (attività economiche), classificate dall’Istat. Ci sono settori assolutamente non «essenziali» come i call center: domenica a Roma è morto un ragazzo di 34 anni. Oppure quelli di consulenza finanziaria e assicurative. PER NON PARLARE del famigerato comma d: «Restano sempre consentite anche le attività che sono funzionali ad assicurare...