Lavoro
Altro morto a Taranto: «Antonio non doveva essere al porto»
Striscia di Sangue La denuncia dei sindacati: «Il suo contratto precario prevedeva altre mansioni». Il giallo sulle autorizzazioni della ditta d’appalto. Schiacciato da una ecoballa in una stiva. La Cgil: per pulire le navi serve personale formato
Il porto di Taranto con dietro l'acciaieria ex Ilva – Foto Ansa
Striscia di Sangue La denuncia dei sindacati: «Il suo contratto precario prevedeva altre mansioni». Il giallo sulle autorizzazioni della ditta d’appalto. Schiacciato da una ecoballa in una stiva. La Cgil: per pulire le navi serve personale formato
Pubblicato più di un anno faEdizione del 30 luglio 2023
Gaetano De MonteTARANTO
«Operaio di 31 anni ha perso la vita al porto di Taranto schiacciato da una ecoballa di rifiuti da mille chili, mentre era impegnato nelle operazioni di stoccaggio all’interno della stiva di una nave battente bandiera panamense». CON QUESTO FLASH DI AGENZIA il 26 luglio scorso è stata data la notizia dell’ennesimo decesso avvenuto all’interno della zona industriale di Taranto. In quel punto del porto, negli ultimi due anni, hanno perso la vita altri due operai: Massimo De Vita, 45 anni, travolto da un telaio meccanico, e Natalino Albano, 49 anni, caduto nel vuoto da decine di metri dopo essere...