Cultura

America, un anno all’insegna di Primo Levi

America, un anno all’insegna di Primo LeviPrimo Levi

Centenari Molte le iniziative, letture e convegni sullo scrittore piemontese. Che controbilanciano la freddezza con cui fu accolta la traduzione in inglese di «Se questo è un uomo» (nel 1959)

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 30 luglio 2019
«L’America è il baricentro della cultura ebraica oramai», osservò Primo Levi in occasione di una breve intervista concessa a Giorgio Segre e apparsa sul foglio della gioventù ebraica italiana HaTikwà nel 1979. «Si può dire che in tutti gli Stati Uniti c’è questa presenza differenziata, segmentata in una quantità di segmenti, che vanno dal classicismo addirittura, fino all’ebraismo più laico di Bellow, per intenderci. È curioso come sia un fenomeno di grande scala questa trasmigrazione, non dico dell’ebraismo, ma del baricentro dell’ebraismo, che non è più in Polonia, in Russia, in Ucrania, in Lituania. Ma è a New York». SE,...

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