Italia
Amnesty denuncia: «In Italia i torturatori dormono tranquilli»
Diritti umani Pubblicato il Rapporto 2015-2016 «Diritti in pericolo, assalto globale alle libertà» con l'Agenda delle violazioni italiane
Diritti umani Pubblicato il Rapporto 2015-2016 «Diritti in pericolo, assalto globale alle libertà» con l'Agenda delle violazioni italiane
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 24 febbraio 2016
«Chi, trovandosi in questo momento in Italia, abbia commesso atti di tortura può, nella grande maggioranza dei casi, dormire sonni tranquilli. E fino a che non ci sarà un reato di tortura, punito severamente e con un termine di prescrizione lungo, le cose sono destinate a rimanere così». Fotografa perfettamente la realtà, Antonio Marchesi, presidente della sezione italiana di Amnesty International, nel presentare il Rapporto 2015-2016 «Diritti in pericolo, assalto globale alle libertà». L’impunità per un reato che proietta l’Italia nello stesso cono d’ombra dell’Egitto – dove Abu Omar, rapito a Milano, fu condotto e torturato, anche se ne uscì...