Lavoro

Amianto e cioccolata

Amianto e cioccolata – Lapresse

La storia Più che «cervelli in fuga», i lavoratori migranti italiani in Svizzera sono imbianchini e manovali, fanno le pulizie nelle scuole e negli ospedali. E patiscono l’onda lunga del razzismo

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 3 dicembre 2016
Non sono un grand tourist. In genere vado all’estero per qualche necessità: lavorare, presentare libri, incontrare attivisti. Il pretesto per attraversare il confine elvetico è quello di discutere del tema dell’amianto, in vista del rinvio a giudizio del magnate della Eternit, lo svizzero Stephan Schmidheiny. L’effetto collaterale è quello di un confronto diretto con alcuni circuiti di nuova e vecchia emigrazione italiana. In anni di retoriche di «fughe di cervelli» e di «expatriate», gli italiani che ho incontrato in Svizzera sono ancora emigrati. Ben connessi però, in una realtà globalizzata, alle vicende politiche italiane. Seguono da vicino la situazione del...

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