Alias Domenica
Amiet, macchie monocrome, la luce del Maloja
Maestri in ombra/speciale estate Artista di confine, amico di Segantini e di Giovanni Giacometti, a inizio Novecento Cuno Amiet si spinge alle soglie dell’astrazione congedandosi dalla rude e virile tradizione nazionale (Hodler)
Cuno Amiet, «Autoritratto in rosa», 1907, Svizzera, coll. priv.
Maestri in ombra/speciale estate Artista di confine, amico di Segantini e di Giovanni Giacometti, a inizio Novecento Cuno Amiet si spinge alle soglie dell’astrazione congedandosi dalla rude e virile tradizione nazionale (Hodler)
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 27 agosto 2017
Oggi, per ritrovare Cuno Amiet, sfoglio l’unica monografia dedicata al pittore pubblicata in Italia, edita nel 1948 dalla milanese Martello con un testo dello storico dell’arte zurighese Gotthard Jedlicka. Mentre in Svizzera le sue opere, ordinate anche in un catalogo ragionato, continuano a essere esposte in mostre e musei, al di qua delle Alpi il suo nome, se è presente, affiora solamente tra le righe delle storie di Segantini e dei Giacometti, come fosse un attore secondario. È nell’estate del 1896, nelle vallate svizzere di lingua italiana, sotto il Piz Duan, che le vicende di questi artisti si sono intessute...