Internazionale
Amin Maalouf: «I miei ricordi nella città ferita»
L'intervista Parla lo storico e romanziere, membro dell’Académie française, autore de «Il naufragio delle civiltà» (La nave di Teseo). «Il Libano è un Paese piccolo, questa è una tragedia che tocca un intero popolo. Penso alle vittime che conosco e alle case di amici e parenti andate distrutte»
L'intellettuale libanese Amin Maalouf
L'intervista Parla lo storico e romanziere, membro dell’Académie française, autore de «Il naufragio delle civiltà» (La nave di Teseo). «Il Libano è un Paese piccolo, questa è una tragedia che tocca un intero popolo. Penso alle vittime che conosco e alle case di amici e parenti andate distrutte»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 6 agosto 2020
«Il Libano è un Paese piccolo e una tragedia di queste proporzioni si può dire che tocchi tutti i suoi abitanti. Nessuno escluso». Amin Maalouf risponde con calma al telefono dalla sua casa parigina e, malgrado non viva a Beirut da più di quarant’anni, dalle sue parole si comprende come non abbia mai lasciato davvero quei luoghi. Tra gli intellettuali più noti e prestigiosi del Mediterraneo, romanziere e storico, membro dell’Académie française ha pubblicato lo scorso anno Il naufragio delle civiltà (La nave di Teseo) con cui conclude la sua riflessione sulla crisi, anche culturale, del Medioriente evocando il mondo...