Alias Domenica
Amin Maalouf, la vita da lontano
Intervista Incontro con lo scrittore libanese, da anni residente in Francia, che dai libretti d’opera al romanzo «I nostri fratelli inattesi» lavora a una ideale rielaborazione del concetto di «alterità»
Una scena di «L’Amour de Loin» di Kaija Saariaho, su libretto di Amin Maalouf, Metropolitan Opera di New York, 2016
Intervista Incontro con lo scrittore libanese, da anni residente in Francia, che dai libretti d’opera al romanzo «I nostri fratelli inattesi» lavora a una ideale rielaborazione del concetto di «alterità»
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 16 gennaio 2022
I romanzi di Amin Maalouf spaziano in terre lontane sebbene la sua vita si limiti a oscillare tra i libri del suo studio a Parigi e la solitudine contemplativa della piccola isola d’Yeu, nel golfo di Guascogna. Lasciò il Libano l’anno seguente lo scoppio della guerra civile del 1975, approdando in Francia, dove da allora risiede e dove ha lavorato anche come giornalista, per «Jeune Afrique». Lì ha scritto il suo primo libro, Le crociate viste dagli arabi, pubblicato nel 1983, poi il primo romanzo, Leone Africano, nel 1986, e da quel momento si è dedicato alla scrittura, anche di...