Alias Domenica
Amitav Ghosh, la sfida è trovare parole per ciò che non è umano
Intervista L’emergenza climatica non è per lo scrittore indiano una questione di mera attualità: i suoi antenati approdarono alle sponde del Gange, costretti a fuggire da un villaggio del Bangladesh, travolto dal fiume Padma
Reena Saini Kallat, «Senza titolo», Goteborg International Biennial of Contemporary Art, Svezia, 2011
Intervista L’emergenza climatica non è per lo scrittore indiano una questione di mera attualità: i suoi antenati approdarono alle sponde del Gange, costretti a fuggire da un villaggio del Bangladesh, travolto dal fiume Padma
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 9 gennaio 2022
Un senso di impellenza, il riflesso di memorie familiari traumatiche, nonché un fermo ottimismo della volontà, si indovinano nella costanza con cui Amitav Ghosh ha posto i temi dell’ambiente, dell’ecologia e della giustizia climatica al centro della sua ricerca artistica e intellettuale nel nuovo millennio. Originario di un paese dove il vincolo inesorabile che lega gli esseri umani alla natura non ha bisogno di essere spiegato perché fa parte della dimensione quotidiana, e immigrato nelle zone del mondo storicamente più dimentiche di questo stesso vincolo (Gran Bretagna e Stati Uniti), Ghosh è stato tra i primi scrittori ‘globali’ ad assumersi...