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Amnesia del Pd, la Carta di Taranto tace sull’Autonomia
Secessione dei ricchi La Lega attacca. Perché non si risponde? Forse perché nel Pd si studia per la segreteria Bonaccini, cofirmatario dei preaccordi del 2018 e alleato di Fontana e Zaia? Non si può negare che esista un problema di quanto meno dubbia compatibilità dell’autonomia differenziata come fin qui declinata con il rilancio del Sud motore produttivo
Opera di Luciano Fabro
Secessione dei ricchi La Lega attacca. Perché non si risponde? Forse perché nel Pd si studia per la segreteria Bonaccini, cofirmatario dei preaccordi del 2018 e alleato di Fontana e Zaia? Non si può negare che esista un problema di quanto meno dubbia compatibilità dell’autonomia differenziata come fin qui declinata con il rilancio del Sud motore produttivo
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 13 settembre 2022
Per i forti di corpo e di spirito che sono in grado di metabolizzare tutto quello che la politica italiana, nella sua insostenibile leggerezza, somministra, si consiglia oggi la lettura dell’intervista a Zaia, presidente leghista del Veneto (Corriere della Sera, 12 settembre), e della Carta di Taranto – Manifesto per il Sud di matrice Pd. Zaia ci ammannisce tutti i luoghi comuni cui è abbonato, sull’autonomia in termini di efficienza e responsabilità. Su questo e sul superamento dei divari territoriali come interesse di tutto il paese ha già avuto tutte le risposte possibili. Insiste che chi è contro l’autonomia è...