Internazionale
Amnesty: «In Myanmar è apartheid verso i rohingya»
Rapporto L'ong va oltre la denuncia dell'esodo forzato più consistente in un paese non in guerra e parla di apartheid, un crimine contro l'umanità
Rapporto L'ong va oltre la denuncia dell'esodo forzato più consistente in un paese non in guerra e parla di apartheid, un crimine contro l'umanità
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 23 novembre 2017
Si chiama “In gabbia senza un tetto” l’ultimo rapporto di Amnesty International sui rohingya, la minoranza musulmana cacciata dal Myanmar nell’esodo forzato più recente della Storia da un Paese non in conflitto. E aggiunge una nuova parola a un vocabolario dove si è letto di stupri, eccidi, violenze, incendi, disastri umanitari, genocidio e pulizia etnica: apartheid. Questa volta Amnesty, che lavorava al caso da due anni, documenta infatti la condizione interna dei rohingya in Myanmar, dove fino a qualche mese fa viveva poco più di un milione di questa minoranza ora ridotta drasticamente a meno della metà (oltre centomila vivono...