Internazionale
Amnesty: «Un anno nero, il mondo libero si ribelli»
Intervista Parla Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia: «Nel nostro Paese la cultura dei diritti umani è scarsa. E ora, finita una legislatura molto timida, è cominciata un’altra in cui si rischia di fare molti passi indietro. Sotto attacco il diritto alla protesta pacifica. L’Italia e l’Europa convochino gli ambasciatori iraniani»
Protesta fuori l'ambasciata dell'Iran a Roma
Intervista Parla Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia: «Nel nostro Paese la cultura dei diritti umani è scarsa. E ora, finita una legislatura molto timida, è cominciata un’altra in cui si rischia di fare molti passi indietro. Sotto attacco il diritto alla protesta pacifica. L’Italia e l’Europa convochino gli ambasciatori iraniani»
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 11 dicembre 2022
Il sito di Amnesty International si apre in questi giorni con i visi di sette giovani la cui vita è in pericolo solo perché «credono in un mondo più giusto». È il lancio della maratona Write for Rights, per «liberare subito» donne e uomini che «lottano per tutti», come l’artista cubano Luis Otero Alcántara, rinchiuso dal 2021 nel carcere di massima sicurezza di Guanajay in quanto dissidente, o della russa Aleksandra Skochilenko, anche lei artista, detenuta in attesa di processo da 9 mesi in condizioni terribili per un’azione di protesta contro la guerra in Ucraina, o Joanah, Netsai e Cecillia,...