Amos Oz, l’incipit, ovvero l’indeterminatezza prende forma
Dani Karavan, «Asse maggiore», 1980-in corso
Alias Domenica

Amos Oz, l’incipit, ovvero l’indeterminatezza prende forma

Scrittori israeliani Avventure di Amos Oz davanti alla pagina bianca: degli altri. Tra il mestiere e il piacere, «La storia comincia così», Feltrinelli
Pubblicato 27 giorni faEdizione del 27 ottobre 2024
Gli incipit di Amos Oz non sono memorabili, né sorprendenti. Rivelano l’urgenza del vissuto, la cura maniacale della forma, il terrore per la pagina bianca che gli appare irrimediabilmente ostile: «A chi non è mai capitato – scrive – un corpo a corpo con la pagina bianca che ti spalanca la sua bocca sdentata sogghignando?». In cerca di facilitatori o forse anche di modelli, lo scrittore israeliano ha interrogato autori vicini e lontani dando vita a una singolare avventura letteraria, fatta di inizi e rispecchiamenti: La storia comincia così, un libro del 1997, tradotto in inglese in due fortunatissime edizioni...

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