Cultura

Anatomia dell’intervento umanitario

Anatomia dell’intervento umanitario

MEMORIA «Check-point», romanzo sulla guerra dei Balcani di Jean-Christophe Rufin per e/o. Volontario di «Medici senza frontiere» racconta in un romanzo il ruolo delle Ong nella ex-Jugoslavia

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 marzo 2016
Jean-Christophe Rufin, accademico di Francia, è stato uno dei fondatori di «Medici senza frontiere». Autore di vari libri, vincitore del premio Goncourt, affronta nel suo ultimo romanzo, intitolato Check-point (Edizioni e/o, pp. 302, euro 18) un argomento di cui è profondo conoscitore, ovvero l’aiuto umanitario alle vittime di una guerra. La guerra in questione è quella jugoslava che insanguinò, negli anni Novanta del secolo scorso, dopo tanto tempo, il continente europeo. Una guerra di tutti contro tutti che vide all’opera eserciti regolari, bande di miliziani armati, forze di polizia e che vide la creazione di vari posti di blocco che...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi