Internazionale
Anche Moro ha un limite: il superministro lascia
Brasile L’uomo simbolo della persecuzione di Lula si dimette, stanco di coprire i misfatti del presidente brasiliano Bolsonaro e dei figli. La goccia che ha fatto traboccare il vaso: la cacciata del capo della Polizia federale
Il presidente brasiliano Bolsonaro con l’ex ministro della giustizia Sergio Moro – Ap
Brasile L’uomo simbolo della persecuzione di Lula si dimette, stanco di coprire i misfatti del presidente brasiliano Bolsonaro e dei figli. La goccia che ha fatto traboccare il vaso: la cacciata del capo della Polizia federale
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 25 aprile 2020
Dopo aver ingoiato un numero imprecisato di rospi, l’ex uomo simbolo della Lava Jato Sergio Moro ha avuto uno scatto di dignità, annunciando ieri le proprie dimissioni dal ministero brasiliano della giustizia e della sicurezza pubblica. Vi era entrato come un supereroe, come il paladino della lotta alla corruzione, popolarissimo presso un’opinione pubblica avvelenata dalla propaganda anti-Pt e cieca di fronte alle contraddizioni già evidentissime della Lava Jato. Ne esce fortemente ridimensionato, infangato dagli scandali, umiliato più volte da un Bolsonaro invidioso di lui, eppure incredibilmente ancora con un discreto livello di popolarità, perlomeno superiore a quello del presidente i...